In questo post parliamo di reddito di cittadinanza, visto che il Movimento Cinque Stelle si afferma come primo partito politico italiano e, se mai dovesse riuscire a formare un governo (cosa alquanto improbabile non avendo e non potendo avere l’appoggio del PD anche grazie alle meravigliose dichiarazioni dei pentastellati nei loro confronti in passato), potrebbero volerlo attuare. Sarà un post scanzonato e speculativo, basato sull’esperienza personale. Vivo al sud Italia, in Puglia e mi sono fatto un’idea di come verrebbero gestiti i soldi per il reddito di cittadinanza. Così, senza avere la palla di cristallo, credo di potermi basare come caso studio sulla cassa integrazione, ok?
Come funziona il Reddito di Cittadinanza, in soldoni
Dunque, come reddito di cittadinanza, i pentastellati hanno proposto più di 1600€ al mese a una coppia con figli minori, prendo questo esempio perché sono sposato con due figli minori, ok? Se fossi single, prenderei 780€ al mese.
La faccio semplice e mi baserò sui dati ufficiali forniti dal movimento, che potete controllare anche in questo articolo di Today. Ci sono due casi:
- non ho reddito. Mi becco i soldi e basta.
- ho reddito inferiore a 1600 euro mensili: mi viene integrato il reddito dallo stato fino al raggiungimento dei 1600 euro. Per esempio, se il mio reddito è di 1100 euro, dallo stato mi arriva un reddito di cittadinanza di 500 euro al mese circa.
Il disegno di legge prevede la possibilità di fruizione del beneficio anche per i lavoratori autonomi. Io ho partita iva, guarda un po’ il caso!
Mettiamo che fossi disoccupato, però.
Ci sono alcuni paletti. Tra questi il più importante è l’obbligo di fornire disponibilità al lavoro presso i centri per l’impiego territorialmente competenti.
Altri obblighi sono:
• Iniziare un percorso per essere accompagnato nella ricerca del lavoro dimostrando la reale volontà di trovare un impiego
• Offrire la propria disponibilità per progetti comunali utili alla collettività (8 ore settimanali)
• Frequentare percorsi per la qualifica o la riqualificazione professionale
• Effettuare ricerca attiva del lavoro per almeno 2 ore al giorno
• Comunicare tempestivamente qualsiasi variazione del reddito
• Accettare uno dei primi tre lavori offerti
Come ci faremo mantenere a sbafo dallo stato, con il reddito di cittadinanza?
Veniamo alla parte succosa. So bene che alla fine a tutti voi interessa sapere questo: come si potrà sfruttare questa nuova e folle misura assistenzialista (senza precedenti!) per mandare rapidamente in deficit lo stato ciucciandogli tutte le risorse possibili? Il giochino funzionerà uguale a come funziona oggi la cassa integrazione, anzi molto meglio, ovvero:
- Mi licenzio.
- Continuo a lavorare per il mio datore di lavoro, ma in nero.
- Prendo, per esempio, 800 euro al mese in nero? A questi aggiungi il reddito di cittadinanza che mi regala Giggino e nel frattempo ottempero alle varie stupidaggini di facciata sopra indicate facendo finta, almeno a livello normativo, di fare quanto richiesto. Nessuno mi denuncerebbe, non conviene a nessuno fare “l’infame”, specialmente al Sud italia (che è infatti quello che ha votato in blocco il Movimento, chissà perché). Quindi, riassumendo, mi becco due stipendi allegramente.
- Appena scadono i termini o mi vengono presentate le tre famose proposte di lavoro, il mio capo mi reimpiega magicamente! Magari anche solo dopo un anno.
- E hoplà, non prendo più il reddito di cittadinanza per un anno, ma l’anno dopo il capo mi finto-licenzia di nuovo e ricomincio il giochetto. A lui conviene: paga molte meno tasse, pagandomi i contributi un anno si e uno no. A me pure: un anno si e uno no mi becco DOPPIO STIPENDIO. Mica bruscoletti.
QUESTO, attenzione, è quel che succede ADESSO al sud con la cassa integrazione. Non dico in ogni azienda ma in moltissime. Tanto non ci sono controlli per il lavoro in nero, o quasi. E se ci fossero, tranquillo che in molti chiuderebbero un occhio con una bustarella. Lo so, lo so, è brutale dirlo ragazzi ma siate onesti. Se siete del sud Italia come me non potete non sapere, è inutile che vi triggherate. Non è che a dire come stanno veramente le cose si diventa leghisti o antimeridionali: occorre vedere i problemi, i sintomi della malattia, per poterla curare.
Reddito di Cittadinanza: nuove opzioni creative per succhiar sangue allo stato!
Ma andiamo avanti con le opzioni creative! Notate che queste sono le nuove FANTASTICHE possibilità creative offerte dal reddito di Giggino. Prima non si potevano fare le porcate che vi elencherò adesso. Un italiano con in mano il potere del reddito di cittadinanza può fregare lo stato in mille modi diversi, vediamo quelli che mi sono venuti in mente ma, ne sono certo, sono molti più di così.
Come ti frego lo stato con il Reddito di Cittadinanza, Opzione B
Il capo mi assume ma fa figurare che mi paga un quantitativo ridicolo di soldi, 100 euro al mese, per esempio, mentre in nero me ne da tipo altri 700. E io mi cucco SEMPRE, costantemente, il reddito di Giggino e siamo tutti felicissimi, perché devo arrivare alla quota di 1600 che è il reddito minimo previsto per uno sposato con figli minori, o 700 e passa che dir si voglia se fossi singol. Figura che ne prendo 100, fate voi i conti di quanti soldi mi intasco al mese.
Mungiamo allo stato soldi ad libitum e il capo paga pochissimi contributi. Tutti felici.
Come ti frego lo stato con il Reddito di Cittadinanza, Opzione C
Sono libero professionista con partita iva? Fatturo tipo 5000 euro al massimo all’anno anche se in realtà faccio palate di soldi. Cioè, DICHIARO 5000 euro all’anno. Sono nel regime dei minimi, pago pochissime tasse, ANZI: mi piovono dal cielo un casino di soldi del reddito di cittadinanza finché non arrivo a 1600 euro al mese o 700 se sono singol.
Tanto il reddito di cittadinanza vale anche per il iberi professionisti, no?
Come ti frego lo stato con il Reddito di Cittadinanza, Opzione D
Sono una persona onesta che non ama rischiare e odia l’evasione fiscale? Fatturo DAVVERO in modo ONESTO 5000 euro l’anno. Tanto, mica c’è un limite al ribasso allo stipendio che devo prendere. Nel senso, non è che lo stato mi possa COSTRINGERE a lavorare se sono un libero professionista con partita IVA che fattura davvero, POCO ma fattura, no? In questo modo, lavoro poco, mi becco un mega reddito di cittadinanza fino al raggiungimento dei 1600 e passa al mese e per il resto del tempo mi dedico alle mie passioni
Conclusioni sul reddito di cittadinanza
Credo che l’Opzione D sarà la più golosa per me, visto che lavoro onestamente e mi fa schifo l’evasione fiscale. Ragion per cui dichiaro quel che fatturo, ma con il reddito di cittadinanza, onestamente, non mi converrà più rimboccarmi le maniche e lavorare tanto. Voglio dire, 1638 euro al mese. MILLESEICENTOTRENTOTTO! Oh, lo so che c’è gente bella ricca con stipendi della madonna ma io che sono un povero partita iva nato nell’80 non sono così ricco.
Stiamo parlando di 19656 euro all’anno, quasi 20000. Attualmente se sono bravo arrivo a 15000. Che poi immagino siano persino esentasse, visto che te li da lo stato (non avrebbe senso che con una mano te li dessero e con l’altra te li sottraessero). Per cui significa quasi 20000 euro netti all’anno contro i 15000 lordi che riesco a fare adesso, cioè massimo 7000 euro netti grazie alla spaventosa pressione fiscale attuale.
Indovinate un po’? Ho come l’impressione che ci saranno molti più parassiti che lavoratori, nel futuro dell’italia vista da Giggino. Il vero problema, qui, è che davvero c’è chi pensa, con fantasia da sognatore, che il futuro sia nel non lavorare proprio e venire stipendiati in massa dallo stato. Per esempio per via del problema Robot e Intelligenza Artificiale, che si fa sempre più pressante, perché queste nuove tecnologie sostituiranno nel tempo sempre più lavoratori.
Ma la soluzione può essere: stiamo tutti a casa a succhiar sangue allo stato? E i soldi che escono e basta, da dove dovrebbero entrare, di grazia? Tassiamo i robot, dicono i sognatori che già si vedono da mattina a sera in pantofole a non far nulla con in mano un martini e la piscina davanti, o pronti a dedicarsi 24 ore su 24 solo ad hobby e passioni varie.
Tassare i robot significa, come sempre, prendersela con i datori di lavoro criminalizzandoli e spostando sulle loro spalle TUTTA e dico proprio tutta la pressione fiscale. Perché, credetemi, in un orribile scenario in cui il reddito di cittadinanza dei cinque stelle venisse realizzato, nessuno o quasi continuerebbe a lavorare. Solo quella piccolissima percentuale di persone con redditi sopra i 70000 euro continuerebbe a lavorare, ma temo che il sistema collasserebbe molto ma molto presto.
Un’azienda costretta a pagare tasse miliardarie per sostenere, da sola, l’intera popolazione di una nazione, semplicemente sposterebbe la propria sede in un paese arretrato o in un paradiso fiscale. Le aziende devono produrre, devono vendere, chi potrà permettersi di produrre con costi fiscali ancora più alti di quelli che già ci sono? E a che prezzi dovranno vendere? No, perché rendetevi conto che, alla fine, con questo fantomatico reddito di cittadinanza si creerebbe la definitiva divisione tra poveri mantenuti dallo stato in uno stato di povertà dal quale è quasi impossibile uscire (la barriera all’ingresso del mondo del lavoro sarebbe TITANICA. Per ricavare i soldi necessari al reddito di nullafacenza, la pressione fiscale aumenterebbe ancora e ancora per i pochi che continuerebbero a lavorare) e megacorporazioni da film di fantascienza che, da sole, producono tutto ma proprio tutto quello che si può comprare.
E che lo vendono a un 10% di popolazione mondiale che deterrà tutta la ricchezza del mondo. Non vedo grandi alternative e, nel frattempo, mi preparo a smettere di lavorare. Solo ricordatevi di preparare la vasellina, perché dopo qualche anno con il reddito di cittadinanza lo stato andrebbe sicuramente in default, e poi arriva lui… o chi per lui con un nuovo governo tecnico di sangue e pentimento.
Aggiornamenti continui sul Reddito di Cittadinanza, con reazioni in giro per il paese
Il reddito di cittadinanza, l’ozio dei popoli
Ho visto che anche Renzi nel lodevole tentativo di reinventarsi ha socchiuso la porta all’idea di una estesa protezione salariale dei cittadini a carico dello stato.
La città dove gli abitanti telefonano per avere il reddito di cittadinanza dopo la vittoria del M5S
Giovinazzo è uno dei tanti comuni del Sud dove il M5S ha trionfato alle elezioni politiche del 2018. In questa cittadina pugliese, in provincia di Bari, di 20 mila abitanti i Cinque Stelle hanno sfiorato il 40% alla Camera dei Deputati.
L’opzione B non è possibile, perché la paga minima non la decide l’imprenditore che ti assume, ma è stabilita dal CCNL…